Da anni si discute sul tema delle cosiddette partecipate pubbliche (municipalizzate e altro) per la necessità di ridurne il numero, per razionalizzare, riorganizzare, ridurre gli sprechi e la quantità dei loro amministratori, dei loro stipendi e l'invadenza della politica nella loro gestione.
Molti commenti, tanti dibattiti, alcune proposte (
anche di un commissario alla spending review) che però si svolgono senza la dovuta consapevolezza e condivisione dei dati essenziali del fenomeno. Ciascuno ha le proprie stime e ipotesi, e i numeri non tornano mai.
Ed è ancora più significativo per l'approccio scelto che è open nel senso che si rende nota la metodologia e si mettono a disposizione i dati.
In particolare:
- partecipate locali (la cui proprietà posseduta, in tutto o in parte, da amministrazioni locali come Comune, Provincia, Regione, ecc.)
- navigazione a dashboard con filtri per territorio, dimensione, tipologia, settore di attività, per ente partecipante, etc.
- motore di ricerca delle singole partecipate e degli enti pubblici partecipanti
- scheda di dettaglio, con le principali informazioni anagrafiche e la distribuzione dei partecipanti pubblici e privati.
- dati aperti e scaricabili, anche tramite API, per favorirne il riuso con licenza CC-BY 4.0.
Link: openpartecipate.agenziacoesione.gov.it